Vangelo in briciole
28 maggio 2023

Pentecoste

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».


Si può annunciare Gesù, Signore della storia, se non lo incontriamo, se non lo ascoltiamo, se non ci nutriamo di lui? Cristo, oggi nel nostro quotidiano è purtroppo, per molti cristiani, l’innominato e l’innominabile, anche per coloro, e sono tanti, che puntualmente partecipano alla Santa Eucaristia domenicale. Gesù incontrando i discepoli nel Cenacolo dice: “come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”.  Il Cristiano è un mandato nella storia familiare, lavorativa, d’amore, con lo scopo di creare ambienti di pace e di perdono. La partecipazione all’Eucarestia domenicale è il guardare Lui che si offre, è il donarsi a Lui per essere una sola cosa con Lui, è l’accogliere Lui e in Lui tutti coloro che nella nostra quotidianità di gioia e dolori, fatiche e speranze, costruiscono storia bella, di fraternità, di pace, di giustizia. Possiamo noi, così distratti, fragili, ammaliati dalle tante sirene della nostra società, annunciare la sua presenza, il suo amore, il suo perdono, la sua luce, la sua pace? Certamente, se facciamo di Lui il “segno di gravità permanente”. Tutto con Lui, in Lui e per Lui. La storia sia personale che familiare come anche della società noi discepoli di Cristo la costruiamo per Cristo, con Cristo, in Cristo e la costruiamo per attrazione. Siamo cristiani non per conservare, ma per donare: cosa? La pace del cuore abitato da Lui,  Signore della nostra vita.

 Don Pierino